Che cosa collega la moda all’architettura? Il riciclo tessile e sostenibile è la risposta giusta.
Mercoledì 24 maggio la nostra Founder&CEO Giulia De Rossi e la nostra International Business Developer Melissa de Teffé sono state al Politecnico di Milano (Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente costruito) per partecipare al panel “Mate.ria Tessile – Stati generali su metodi e azioni per il trattamento dei tessili e il loro riciclo”.
Obiettivi di Mate.ria Tessile
L’obiettivo finale dei due giorni di seminari, dibattiti e iniziative partecipative pubbliche è stato quello di registrare gli avanzamenti in atto nella filiera del tessile e abbigliamento, di discutere sulle opportunità derivanti dai nuovi metodi di gestione della frazione di rifiuto tessile derivante dalle raccolte differenziate urbane, e infine di immaginare come tali materie prime seconde possano diventare nuovi materiali per rendere più sostenibile il campo delle costruzioni.
Il seminario è stato un’opportunità unica per condividere conoscenze ed esperienze con esperti del settore e discutere le innovazioni che stanno avvenendo nel mercato tessile, così come possibile simbiosi con altri campi di produzione.
Il panorama del riciclo tessile in Italia: tra moda e architettura
L’evento, che rientrava nel calendario del Festival dello Sviluppo Sostenibile, era così suddiviso: il 23 maggio c’è stata la presentazione dello stato dell’arte del riciclo tessile in Italia da parte dei player italiani in questo campo, mentre il 24 hanno organizzato due tavole rotonde tra i partecipanti per contribuire in modo significativo alla discussione:
– Tessile Moda vs Tessile Architettura: come tenere conto delle durate diverse dei prodotti
per rispondere alla domanda di ricerca: Come adeguare materiali provenienti da prodotti tessili caratterizzati da cicli d’uso brevi (limited service life) per la produzione di componenti edilizi caratterizzati da cicli d’uso estesi (extended service life)?
– Monomaterico vs Multi-prestazione: quali approcci sono compatibili
per rispondere alle domande di ricerca: Dal recupero e dal riciclo di prodotti tessili si possono ottenere prodotti edilizi monomaterici? E anche: Un prodotto monomateriale proveniente da materiale prime-seconde può essere multi-prestazione senza disattendere o compromettere del tutto la sua caratteristica chiave di “purezza”?
All’evento hanno partecipato i rappresentanti del polo tessile biellese, di Prato, del SMI (Sistema Moda Italia), del riciclo con Retex.Green, Nazena come innovativa risposta al riciclo tessile, e altre start-up come Atelier Riforma che fanno parte di questa nuova filiera.
Il seminario, registrato e inviato al MISE, era in linea con l’Obiettivo n°12 dell’Agenda 2030 dell’ONU – Consumo e produzione responsabili.
Opportunità e sviluppi futuri
È stata un’occasione importante per discutere dei nuovi metodi di raccolta, separazione, riparazione, riuso e riciclo dei tessili post-consumo come materie prime seconde da usare nel campo dell’edilizia, degli interni e dell’arredamento.
E sondare in particolare le opportunità derivanti dalla possibilità di usare i tessili riciclati come materiali isolanti, dispositivi leggeri e smontabili per l’architettura d’interni e complementi d’arredamento per l’outdoor, dando un nuovo contributo all’efficientamento, alla qualificazione e alla sostenibilità ambientale del comparto edilizio.